#Adrenalingua #14 | Ecolocalizzazione
Apr 11, 2021
“Si tratta della capacità di emettere, a volte dal naso, impulsi sonori ad alta frequenza, simili a grida silenziose, e di ricevere gli echi di ritorno grazie a orecchie ultrasensibili. Ciò consente al cervello dei pipistrelli di comporre immagini dinamiche delle dimensioni, della forma, della distanza e del movimento degli insetti di cui si nutrono, che siano falene dal volo zigzagante oppure cavallette capaci di balzi vertiginosi”.
(Da “Il virus, i pipistrelli e noi” di David Quammen, Internazionale 1393)